Paul Ferdinand de Bohn
(? – 1759)
Ufficiale nel corpo degli ingegneri imperiali. Poco si conosce della sua formazione. Prestò a lungo servizio nei Paesi Bassi; nel 1746 fu fatto prigioniero a Bruxelles e nel 1747 con il grado di GM fu assegnato come vice direttore (Pro- Director) al neo costituito corpo del Genio e delle Fortificazioni (Genie- und Fortifications- Wesen), incarico che mantenne fino alla morte, contribuendo in particolare alla redazione del piano organizzativo del nuovo reparto. Nel 1754 avanzò al grado di FML e nel 1757, durante la battaglia di Praga, fu richiamato sul campo; al suo ritorno nel 1758 fu nominato FZM. All’inizio del 1759 l’imperatrice gli conferì il titolo nobiliare di barone; morì alla fine dello stesso anno: «(…) FZM. Freiherr v. Bohn, welcher durch 12 Jahre die Pro Directors- Geschäfte führte, war ohne Zweifell ein sehr edler Mensch, ein für seine Untergebener unablässig besorgter Vorgesetzter, und ein routinierter, außerordentlich fleißiger Dienstmann; seine zahlreich vorhandenen Concepte in deutscher und französischer Sprache leuchten durch Schrift und Stil aus den übrigen Acten wie Edelsteine hervor. Nur den einen Vorwurf könnte man ihm vielleicht machen, dass er durch Empfehlungen hochgestellter Männer sich zu sehr in seinen Entschließungen bestimmen ließ, und dadurch zu kleinen Ungerechtigkeiten verleitet wurde, über welche nach seinem Tode so viele Stimmen sich laut erhoben». Il suo operato, di estremo interesse e assoluta importanza, è pressoché ignorato dalla quasi totalità degli studi. Oltre ad un progetto per la fortezza di Olmütz, si devono ricordare il progetto redatto nel 1746 per una testa di ponte sul Po fra Quingentole e Libiola e l’esauriente relazione riguardante la fortezza di Mantova compilata il 23 settembre 1749. Partendo da un excursus storico, de Bohn fornisce una puntuale descrizione della fortezza, esprimendo considerazioni relative ai suoi punti deboli e suggerimenti progettuali accomunati da principi di ottimizzazione e sfruttamento, ai fini difensivi, delle acque del fiume Mincio. Indicazioni che ispirarono e orientarono il successivo piano di potenziamento delle difese elaborato da Nicolò Baschiera nel 1753.
Principali fonti bibliografiche
Blasek, H.-Rieger, F. (1898), Beiträge zur geschichte der K. u. K. Genie-Waffe, parte prima., Wien, R. v. Waldheim, pp. 33, 228-229 (allegati 6-7).
Bonora Previdi, C. (2009), Mantova e le difese imperiali. Architettura e ingegneri militari durante gli anni della prima amministrazione asburgica (1707-1797), «Postumia», 20/1-2, pp. 67-82.
Gatti, F. (1901), Geschichte der K. K. Ingenieur und K. K. Genie-Akademie 1717-1869, parte prima, Wien, W. Braumüller, pp. 78; 82.
Schröder, (von) C. (1868), Beiträge zur Geschichte des k. k. österr. Génie-Corps von seiner Errichtung bis zum Jahre 1763, Wien, Carl Gerold’s Sohn.