Franz von Scholl

(1772 Aquisgrana – 1838 Verona)

Franz von Scholl, originario della Renania-Westfalia, fu nominato cadetto del Corpo degli Ingegneri all’età di 24 anni. Partecipò attivamente alle campagne anti napoleoniche in Germania, in Francia ed in Italia dove ebbe modo di sperimentarsi nella conduzione di numerose operazioni per la difesa di diverse città dell’Impero e dei territori occupati.
Dal 1816 al 1818 fu a Mantova col grado di Oberst lieutenant in qualità di direttore locale delle fortificazioni, col compito di censire e reimpostare i lavori di costruzione del sistema difensivo cittadino iniziati dai Francesi. In questi anni sembrò concentrare le sue attenzioni sull’opera in costruzione a Pietole, per la quale studiò diversi piani di potenziamento.
Dall’esperienza mantovana trasse i precetti che ebbe occasione di insegnare negli anni successivi presso la scuola del genio di Vienna dove detenne la cattedra di arte delle fortificazioni.
Già nel 1821 Scholl ritornavò tuttavia all’impegno sul campo nel ruolo di direttore delle fortificazioni della Lombardia, carica che mantenne fino al 1824. Nel 1831 promosso al grado di maggiore generale si preparava ad essere incaricato al restauro delle fortificazioni di Verona e della linea del Mincio nonché della fortificazione dei valichi alpini tirolesi.
A Verona concentrò lo sforzo progettuale dando prova di grande capacità di analisi e di saper valorizzare al meglio le difese già esistenti per poi dedicarsi al potenziamento con nuove opere ove dimostrò una chiara tendenza innovatrice. Il suo operato è connotato in più dalla capacità di rispondere funzionalmente alle esigenze della difesa senza comunque rinunciare alla valenza architettonica delle sue opere.
Da estimatore dei sistemi di Montalembert e di Cormontaigne e soprattutto delle migliorie ad essi apportate dall’École de Mézières, fu considerato uno degli esponenti di punta della scuola di nazione germanica-prussiana. Morì a Verona nel 1838.

[f.r.]

Franz von Scholl (Wikimedia)

Principali fonti bibliografiche

Bozzetto, L. V. (1997)Peschiera: storia della città fortificata, s.l., Franke, pp. 187-189.
Bozzetto, L. V. (1993)Verona la cinta magistrale asburgica, Verona, Editoriale Bortolazzi-Stei.
Ferrari, D. (2000)La città fortificata. Mantova nelle mappe ottocentesche del Kriegsarchiv di Vienna, Modena, Il Bulino, pp. 254-263.
Jacobacci, V. (1980)La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866, Verona, Artegrafica, pp. 36-76.